Ponte san Nicolò PD
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DA VEDERE

24. RESTI DEI MULINI GALLEGGIANTI
25. LAPIDE DEL PONTE
26. PASSERELLA PREFABBRICATA SUL FIUME BACCHIGLIONE
27. CASA TURCATO
28. IL VECCHIO MUNICIPO ORA CENTRO CULTURALE RIGONI STERN
1 Scaricatore

IL CANALE SCARICATORE DI VOLTABAROZZO

2 Lungargine Sabbionari

IL LUNGARGINE SABBIONARI

E’ la parte finale dell’argine del canale scaricatore che, passate le chiuse di Voltabarozzo, prosegue poi per Roncaglia. Il lungargine rappresenta una bella passeggiata tra il verde, il fiume, gli argini, boschetti e la campagna.

3 San Basilio

MONUMENTO A SAN BASILIO MAGNO PATRONO DI RONCAGLIA

4 Villa Crescente

VILLA COMUNALE GIA’ CRESCENTE

E’ la casa di Cesare Crescente Sindaco di Ponte San Nicolò dal 1911 al 1920. Cesare Crescente, esponente di punta del popolarismo padovano, fu poi il Sindaco provvisorio di Ponte San Nicolò dal maggio 1945 al marzo 1946 . Fu poi Sindaco di Padova dal 1946 al 1970. Questa è la sua casa di campagna, il suo buen retiro, fatta da lui costruire nei primi anni ‘20. Lo stile è nordico ed interessante per le decorazioni che conteneva. Fu una delle prime case di Ponte San Nicolò ad essere dotata di garage e poi a fianco Crescente fece costruire il campo per il gioco delle bocce di cui era appassionato ed attorno alla villa costruì il giardino. Con la morte di Crescente avvenuta nel 1983 la villa fu abbandonata. Crescente infatti non ebbe figli e la moglie era già scomparsa. Intervenne il Comune di Ponte San Nicolò che dapprima inserì un vincolo urbanistico sulla casa e sul giardino e poi acquistò dagli eredi la villa ed il giardino. Fu dapprima ristrutturato il giardino e poi la villa deliberando di costruire sul retro la nuova biblioteca comunale. I lavori di restauro della Villa sono terminati mentre la costruzione della biblioteca è in fase di decollo. Vista la ristrutturazione e la costruzione della biblioteca si decise di chiamare la ex villa Crescente “Villa Comunale” aprendola al pubblico e rendendola pienamente fruibile in pieno centro di Roncaglia come il polmone verde centrale del paese. Vicino alla villa sorge la piazza dedicata a Giovanni Paolo II° e la zona pedonale antistante la Chiesa Parrocchiale di Roncaglia dedicata a San Basilio.

5 Monumento Giovanni Paolo II

MONUMENTO E PIAZZA GIOVANNI PAOLO II°

6 Chiesa di Roncaglia

CHIESA PARROCCHIALE DI RONCAGLIA

La troviamo nominata come ecclesia sancti Basilii de Roncalia in un atto del vescovo Bellino del 1171 e posta in una zona boscosa detta Onedo ed elencata un secolo dopo nel novero delle decime papali. Fu restaurata nel ‘500 con tre altari e ampliata nel ‘700. Di tale periodo restano solo una formella rinascimentale in marmo con San Girolamo e il leone, posta sull’ambone e due angioletti del Bonazza, pure in marmo, a custodia del tabernacolo. Il portone, in legno intagliato raffigura la madonna sul lato sinistro e sul lato destro san Basilio. L’opera è stata eseguita negli anni ’80 da un intagliatore di origine lucana che aveva la sua bottega a Padova.

7 Villa Tian

VILLA TIAN

8 Centro Pino Verde

IL CENTRO SOCIALE PINO VERDE

9 Villa Castori-Schiavon

VILLA CASTORI-SCHIAVON

10 Amici del Mondo

IL CENTRO SOCIALE AMICI DEL MONDO

11Cimitero

CIMITERO MONUMENTALE RIO RONCAGLIA

12 Cappella del Cimitero

CAPPELLA DEL CIMITERO RIO RONCAGLIA

13Orti sociali

GLI ORTI SOCIALI

In zona “Pengo”, ossia vicino al depuratore comunale che depura le acque di alcuni quartieri padovani e del Comune di Ponte San Nicolò, si pensò nel 2002-2003 durante la giunta Calore di utilizzare il terreno di risulta del depuratore per costruire gli “orti sociali”. In pratica si sono costruiti circa 80 mini appezzamenti di terra di 40 mq ciascuno che il Comune assegna ogni due anni ai cittadini che ne fanno richiesta. In pochi anni questa zona, prima arida e incolta è diventata, grazie al lavoro degli assegnatari, non solo fertile e produttiva ma un vero centro di aggregazione per coloro che vogliono provare a coltivare da sé le loro verdure. Sono vietati però antiparassitari, anticrittogamici e concimi non naturali e l’utilizzo di macchinari. Dicono gli assegnatari che 40 metri quadrati da vangare a mano bastano ed avanzano per fare i calli alle mani.

14Chiesa di Rio

CHIESA PARROCCHIALE DI RIO

15Grotta di Eugenio Pianta

GROTTA DI LOURDES DI EUGENIO PIANTA

16Palazzo dee siore

PALAZZO DEE SIORE

17Parrocchia di San Leopoldo

LA NUOVA PARROCCHIA DI SAN LEOPOLDO MANDIC

18Nuovo municipio

IL NUOVO MUNICIPIO

Nel 1988 a seguito di un concorso di progettazione lo studio dell’arch. Renato Sarno di Milano propose, in armonia con il vicino palazzo ex Montesi costruito tutto con mattoni faccia vista, un nuovo palazzo comunale con cortile interno e annesso auditorium polivalente. Il corpo di fabbrica centrale, alto due piani fuori terra, contiene lo spazio di ingresso a doppia altezza, i principali collegamenti verticali (scale e ascensori) e una zona di controllo e informazioni. Le ali laterali, alte due piani fuori terra, contengono gli uffici per il pubblico e gli spazi relativi all’ufficio del Sindaco. Il corpo di fabbrica isolato, posto a chiusura della corte, viene realizzato per contenere la sala consiliare, accessibile in modo indipendente rispetto alla sede del Comune. La struttura della sala consiliare è caratterizzata da un ingresso posto nell’ala Nord e da un volume contenente la sala e i servizi principali relativi ad essa. Il municipio fu inaugurato il 24.4. 2004 e nel 2006 fu inaugurato anche l’auditorium che divenne la Sala Civica “Unione Europea”.

19Sala Civica

LA SALA CIVICA UNIONE EUROPEA

20Il ParcoVita

IL PARCO VITA

21Stabilimento Montesi

STABILIMENTO AGROINDUSTRIALE DI MONTESI E LA TORRE DELL’ACQUA

22Il casello delle acque

IL CASELLO MAGISTRATO ALLE ACQUE

23Ponte a Campata unica

PONTE IN FERRO A CAMPATA UNICA DEL 1913

24Resti dei mulini

RESTI DEI MULINI GALLEGGIANTI

25Lapide del Ponte

LAPIDE DEL PONTE

PASSERELLA PREFABBRICATA SUL FIUME BACCHIGLIONE Opera dell’ing. Siviero. Trattasi di una passerella ciclo pedonale fatta ad arco gettata sul fiume Bacchiglione a Ponte San Nicolò, posta in opera nel 1998. L’opera ha vinto nel 1999 il premio BIBM (Bureau International du Béton Manufacturé) per la migliore realizzazione tecnica in elementi prefabbricati in calcestruzzo.
CASA TURCATO La famiglia Turcato è sempre stata una famiglia di mugnai, sindaci del Re e podestà e quella che ora sorge accanto al vecchio municipio è la loro nuova casa. La presenza di mulini galleggianti sull’acqua del fiume è documentata sin dal 1173 ed i Turcato certamente sin dal 17° secolo sono stati i gestori dei mulini di Ponte San Nicolò. Vi sono documenti sulla concessione del diritto a costruire i mulini sin dall’epoca carrarese. La grande casa dei Turcato sorgeva sulla riva sinistra del fiume ma nel 1912 fu abbattuta assieme ai mulini e alle altre opere costruite nei secoli entro l’alveo del fiume per far posto al nuovo ponte in ferro, all’innalzamento degli argini e alla sistemazione idraulica complessiva del fiume fatta per evitare le ricorrenti esondazioni. La casa fu poi ricostruita identica a quella abbattuta dal lato opposto del fiume e quella che oggi vediamo è appunto la casa della famiglia Turcato ricostruita nello stesso periodo del nuovo ponte in ferro ossia nel 1913.
IL VECCHIO MUNICIPO ORA CENTRO CULTURALE RIGONI STERN Il 10 luglio 1874 il Consiglio Comunale autorizzò il Sindaco Orsolato a comprare dai fratelli Brunelli il terreno ove fu poi edificato nel 1876 il palazzo comunale, con al piano terra le aule delle scuole elementari e l’abitazione del Segretario. Vicino al Municipio fu costruita una ghiacciaia per la conservazione del ghiaccio distrutta negli anni ‘20 per fare posto ad un ambulatorio dell’Opera Nazionale Maternità ed Infanzia istituita nel 1925 dal fascismo e sopravvissuta sino al 1975. Durante la seconda guerra mondiale nel 1944 il Municipio fu incendiato due volte, probabilmente per distruggere le liste di leva obbligatoria. Tre aule del municipio ospitavano le scuole elementari e, a partire dall’anno scolastico 1963-64, nell’ufficio dell’allora sindaco Bezzon partì anche la prima classe della scuola media unica. Dal 2011 il vecchio municipio è stato completamente ristrutturato ed ora ospita il Centro Culturale dedicato a Mario Rigoni Stern, aperto ad Enti ed Associazioni.
LA CASA DEL FASCIO Inaugurata nel 1940 rappresenta visivamente con la sua torre littoria con i mattoni faccia vista l’architettura futurista tipica del periodo fascista. Ospitava palestra, un piccolo teatro, il cinema, gli uffici. Dopo la liberazione divenne “Casa del Popolo”. Con l’istituzione della scuola media unica fu ristrutturata e vi furono trasferite le scuole medie. Fu poi adibita ad uffici comunali e poi abbandonata dopo la costruzione del nuovo municipio. Ora se ne prevede l’abbattimento.
ANTICA PARROCCHIALE DI SAN NICOLÒ E’ la chiesa che ha dato il nome al Paese, così denominata in un atto del vescovo di Padova Bellino del 1130 come ecclesia Sancti Nicolai de Roncalia. Sì perché, curiosamente, prima della rettifica del Bacchiglione avvenuta nel 1848, essa si trovava sulla riva destra del fiume, diventato poi Canale Roncajette. Eretta a parrocchiale dal 1452 al 1928 fu oggetto di una ventina di visite pastorali da parte dei vescovi di Padova e nell’archivio del parroco ancora si conserva un interessante inventario degli oggetti sacri utilizzati in quest’umile chiesetta per le funzioni religiose fra cui due calici d’argento, un turibolo con navicella e un baldacchino di seta bianca per le processioni. Sull’altare della Vergine del Rosario esisteva una scritta:”Qui me invenerit inveniet vitam” , diventato il motto bene augurale della Pro Loco del paese. Accanto alla chiesetta, un tempo circondata dal cimitero, sorge la casa canonica che nel periodo austriaco ospitò la prima scuola elementare. Oggi tutto questo complesso di grande interesse storico-ambientale è stato alienato dalla Curia di Padova ed è passato in mani private.
ALTARE MAGGIORE DELLA CHIESA DI PONTE S. NICOLÒ (già altare del santo) L’attuale chiesa di Ponte S. Nicolò in stile gotico-lombardo entrò in funzione nel giugno del 1928 ma mancava di un altare maggiore degno di questo nome. Allora, siamo nel 1933, il Parroco don Carlo Mattioli osa rivolgersi (come dice lui) per iscritto alla veneranda Arca del Santo, con una lettera conservata negli archivi della Biblioteca Antoniana, per chiedere la cessione dell’altare maggiore della basilica, altare che nel frattempo era stato “impacchettato” per far posto a quello attuale ridisegnato dall’architetto Camillo Boito. Detto fatto, la risposta insperata arrivò subitanea e, per la cifra di tremila lire dell’epoca, il magnifico “Altarone” (com’era soprannominato) opera dello scultore veronese Girolamo Campagna oggi troneggia nella nostra bella parrocchiale, ricco di marmi policromi, in tutta la sua magnificenza.
CASA NARDO E’ la casa più antica del paese risalente ad epoca medievale. Sorgeva sull’argine del Bacchiglione e, fino a pochi anni fa, infisso nel muro maestro si poteva ancora scorgere un grosso anello di ferro per l’attracco delle barche. Chiamata anche “casa del capitano” appartenne ai conti di Capodivacca che avevano il giuspatronato sulla chiesetta parrocchiale, titolo passato poi ai conti di Collalto. A seguito delle rettifiche ottocentesche delle anse del fiume venne a crearsi per un lungo periodo davanti all’edificio una specie di acquitrino, il canale morto, dove si davano appuntamento i ragazzi per pescare i pessegatti e pattinare d’inverno. Tale area oggi è occupata dalla piazza del mercato, dalla palestra comunale e dalle scuole medie.
CAPITELLO DELLE CASONE Sorge in territorio del Comune di Legnaro ma in via Ponte San Nicolò, appena dopo il confine comunale, anche se amministrato dalla Parrocchia di Ponte San Nicolò perché i confini parrocchiali non coincidono, in questa zona, con quelli comunali. L’Oratorio è un ex voto dedicato alla Madonna delle Grazie ed è stato eretto dagli abitanti del posto soprattutto dalla famiglia Masiero che ha messo a disposizione il terreno ed inaugurato nel 1949 come ringraziamento alla Vergine per aver salvato la zona dagli orrori della guerra. Nella vicina località Casone, una zona tra Legnaro e Saonara e la via per Ponte San Nicolò il 28 aprile 1945 vi fu una strage di abitanti incolpevoli rastrellati nella zona dalle truppe tedesche in ritirata, con esecuzioni sommarie per le strade e nella vicina Villa Bauce anche di bambini e minacce di distruzione di tutto il paese. La cappellina è stata affrescata da Eugenio Pianta il pittore autodidatta di Ponte San Nicolò e presso il capitello si tiene una piccola sagra nella seconda metà di agosto.
LA CICLOVIA PADOVA CHIOGGIA 56 Km di piste ciclabili che uniscono Padova a Chioggia seguendo il Bacchiglione fino a Brondolo ove il Bacchiglione si unisce al Brenta e poi Chioggia. Si passa per gli argini di Voltabarozzo, Ponte San Nicolò, Roncajette, Bovolenta, Pontelongo, Abbazia Benedettina di Correzzola, Brenta d’Abbà, oasi naturalistica di Ca’ di Mezzo con un caratteristico ponticello e relative porte vinciane, Cà Bianca ed infine Brondolo e Chioggia. A Chioggia partono poi altre piste ciclabili per Sottomarina, il lungomare e la diga foranea di ingresso al porto.